Le Crociate

crociate

Oggi parliamo delle Crociate, quelle guerre che occuparono gli Occidentali dal 1096 al 1270.

Queste ‘guerre’ furono in tutto sette, senza contare la ‘Crociata dei pezzenti’ e la ‘Crociata dei bambini’, due movimenti che, come si capisce già dal nome, coinvolsero una parte ben precisa della popolazione e non un esercito vero e proprio.

Partiamo guardano la puntata che il programma Atlantide su La7, ha dedicato a questo argomento:

ATLANTIDE – STORIA: LE CROCIATE

Elenchiamo di seguito quali furono le cause delle Crociate:

economiche: le repubbliche marinare di Genova, Venezia e Pisa vogliono sviluppare i loro commerci; i piccoli feudatari sperano di conquistare territori per aumentare i loro domini; molti contadini avevano bisogno di terre per garantirsi cibo a sufficienza.

religiose: Gerusalemme era la Terra Santa e quindi meta di pellegrinaggi continui. Una volta caduta in mano dei Turchi papa Urbano II chiese a tutti i cristiani d’Europa di accorrere in quei luoghi per liberarli dagli infedeli. Chi vi avesse partecipato e ucciso gli ‘invasori’ sarebbe stato considerato come un martire.

sociali: c’era bisogno di nuove terre non solo per i contadini ma anche per i figli ‘cadetti’ delle famiglie nobili, che come secondogeniti non potevano ereditare i feudi e quindi dovevano conquistarsi una posizione con le armi.

Due mappe concettuali possono aiutarti a ripassare:

CROCIATEEccone un’altra:

le crociate

e per concludere:

le-crociate-2

Hai capito dove si svolsero?

Ecco una carta per orientarti meglio:

Mappa1

Ed ora ripassiamo con Max Giusti:

BIGnomi sulle crociate

Ora che sai tutto su questo periodo puoi mettere alla prova le tue conoscenze con questi quiz:

QUIZ 1

QUIZ 2: quanto hai totalizzato?

Carlo Magno

Per rendere più interattivo lo studio della vita di Carlo Magno, ho pensato di fare una piccola ‘messa in scena’, ma visto che richiedeva molto lavoro ho pensato bene di spulciare in internet e come sempre ho trovato qualche collega molto più bravo di me che mi ha servito su un piatto d’argento questo bel copione.

Così non ho fatto altro che presentarlo ai miei ragazzi e metterlo in scena, facendo colorare loro i bei disegni presenti nel copione.

Testo+DEFINITIVO DRAMMATIZZAZIONE+Carlo+Magno

Inserisco qui di seguito una serie di cartine che possono essere utili per capire, anche a livello geografico, di cosa stiamo parlando:

Conquiste di Carlo Magno

Conquiste di Carlo Magno

L'Impero di Carlo Magno

L’Impero di Carlo Magno

La divisione dell'Impero dopo Carlo Magno

La divisione dell’Impero dopo Carlo Magno

Ecco qui una piccola chicca che ho scovato nei miei viaggi in internet. La storia a fumetti di Adelchi, re Desiderio e Carlo Magno, fatta da una classe delle medie. E’ un buono spunto per un prossimo lavoro!

Storia a fumetti di Adelchi, re Desiderio e Carlo Magno

i Franchi

Eccomi ancora una volta a creare una pagina dedicata ad una popolazione che ha contribuito a fare la storia d’Italia:

Regno dei Franchi nel 751

Regno dei Franchi nel 751

Mappa concettuale dai Longobardi a Carlo Magno

Mappa concettuale dai Longobardi a Carlo Magno

 

Di seguito potete vedere la puntata di una serie a cartone animato dedicata alla vita di Carlo Magno, in cui viene raccontata la battaglia di Poitiers:

i Longobardi

In questo articolo voglio mettere una serie di materiali che possono servire per lo studio. Buona lettura!

Per ripassare può essere utile una mappa concettuale:

longobardi.lui

Di seguito una serie di domande guida per conoscere meglio questo popolo:

Quali sono le fonti per ricostruire la storia dei Longobardi?

Le fonti possono essere divise in fonti scritte come la Historia Langobardorum di Paolo Diacono, elaborata verso la fine del secolo VIII, i testi legislativi, come il famoso Editto di Rotari promulgato nel 643 e le fonti archeologiche.

Chi erano i Longobardi?

I Longobardi erano una popolazione germanica, seminomade e guerriera.

Da dove provenivano?

Essi provenivano dalla Scandinavia, poi agli inizi del VI secolo si spostarono in Austria ed in Pannonia (attuale Ungheria), dove ebbero prolungati contatti anche con il mondo e la società romana.

Da dove deriva il loro nome?

Alcuni pensano che derivi dalla parola scandinava vinna che significa combattere, altri che fossero chiamati così per le loro lunghe barbe, altri ancora per le lunghe lance che usavano nei combattimenti.

Quando giunsero in Italia?

Nel 568 guidati dal re Alboino, valicarono il confine delle Alpi Orientali, occuparono il Friuli ed invasero la pianura padana dal settore orientale verso quello occidentale.

Quali territori comprendeva il Regno longobardo?

Il regno longobardo occupava sia una parte della penisola italiana centro-settentrionale ed era conosciuto come (Langobardia maior) e sia una parte della penisola centro-meridionale identificata come Langobardia minor. Il settore centrale adriatico ed in parte quello tirrenico rimasero sotto il controllo bizantino così come tutto il resto della penisola italiana meridionale e la Sardegna.

Quali erano i loro nemici?

I loro nemici erano i Bizantini di Costantinopoli, il Papa di Roma e i Franchi.

Come e quando finì la dominazione longobarda in Italia?

Nel 773 i Franchi, chiamati in aiuto dal Papa poiché i Longobardi si preparavano ad attaccare Roma, li sconfissero e nel 774 Carlo Magno assunse il titolo di re dei Franchi e dei Longobardi.

SOCIETÀ

Di che tipo era la società dei Longobardi?

Avevano una società di tipo piramidale e patriarcale.

Chi comandava?

Il popolo era guidato da un re guerriero scelto fra gli esponenti che comandavano i diversi gruppi tribali.

Quale classe sociale aveva maggior potere?

Quella composta dagli uomini liberi , che potevano portare le armi.

Chi componeva l’ultimo gradino della società?

Alla base della piramide sociale erano collocati i servi, che vivevano in condizione di parziale o totale schiavitù.

Come faceva un longobardo per diventare un forte guerriero?

All’età di 12 anni i maschi ricevevano una spada e iniziavano ad allenarsi all’arte della guerra.

ECONOMIA

Quali erano le attività principali?

Le attività principali erano la guerra, la  razzia, la caccia e l’allevamento.

Quali animali venivano allevati?

Allevavano soprattutto maiali e bovini.

Conoscevano l’agricoltura?

Le terre coltivate diminuirono mentre si ampliarono le foreste, utili  ad un tipo di allevamento allo stato semi-brado del bestiame. Della ricca agricoltura romana sopravvissero soltanto le coltivazioni meno bisognose di cure: miglio, segala ed orzo.

VITA QUOTIDIANA E  LINGUA

Quale aspetto avevano?

Si rapavano la fronte e si radevano tutto intorno sino alla nuca, mentre i capelli divisi in due bande, spiovevano ai lati fino alla bocca. Avevano anche cura delle lunghe barbe alle quali prestavano molte attenzioni.

Come si vestivano?

Sia uomini che donne indossavano vestiti ampi di lino con balze variopinte fermati in vita da cinture in cuoio e fibbie in bronzo o in ferro, calzari aperti con lacci di cuoio intrecciati al polpaccio. Gli uomini per cavalcare utilizzarono calzoni di panno.

Com’erano le loro case?

Il re e i suoi funzionari risiedevano negli edifici di età imperiale; le altre abitazioni erano di vario tipo. Alcune avevano un basamento formato da blocchi di pietre di varie dimensioni che servivano per isolare il fondo della struttura dal terreno –e quindi dal freddo, dall’acqua e dalla umidità– mentre la parte superiore (cioè le pareti e il tetto) era realizzata interamente in legno. Altre strutture abitative avevano un basamento in pietra e le pareti formate da una intelaiatura in legno rivestita di argilla ed il tetto in legno.

Che cosa mangiavano?

Il loro pasto comprendeva: carne suina, pappe di cereali e fave, burro e latte. Bevevano birra. Il vino era riservato agli esponenti delle classi più agiate.

Quale lingua adoperavano?

Parlavano una lingua germanica, simile all’inglese e al tedesco moderni, di cui non esistono testimonianze scritte. Nella lingua italiana troviamo circa 280 parole di origine longobarda tra cui: brodo, ricco, guancia, fazzoletto.

RELIGIONE

Qual era la religione dei Longobardi? 

Originariamente erano un popolo pagano, con il re Alboino si convertirono all’eresia ariana e con la regina Teodolinda iniziò a diffondersi il cattolicesimo-romano, che fu poi imposto a tutta la popolazione.

Quali erano le caratteristiche delle necropoli ( cimiteri ) longobarde?

Erano collocate vicino a un corso d’acqua e a una strada,  poco distanti dai villaggi. Le tombe erano generalmente orientate in direzione Ovest-Est, perché il defunto potesse scorgere il sorgere del sole.

Cosa inserivano nelle tombe?

I defunti venivano sepolti con i propri abiti quotidiani che comprendevano oggetti diversi: nelle tombe maschili erano presenti armi a testimonianza del valore del guerriero, mentre la presenza di gioielli e monili caratterizzava quelle femminili. Nelle tombe potevano essere inseriti anche oggetti in osso, strumenti di uso quotidiano e contenitori in ceramica o in metallo di vario tipo.

ARTE

Qual era la forma d’arte nella quale erano più bravi?

Le più note testimonianze riguardano l’oreficeria, che annovera capolavori come la «Chioccia con pulcini», la «Croce di Agilulfo» e la «Corona ferrea». Gli artigiani longobardi sapevano modellare preziose lamine auree, erano molto bravi nella tecnica della lavorazione a sbalzo e completavano la lavorazione dei manufatti con pietre preziose e semipreziose. Tra i  reperti orafi si segnalano orecchini, guarnizioni da fodero in lamina aurea lavorata,  guarnizioni di sella, piatti, croci e reliquari.

Gli scramasax (tipici coltelli da combattimento longobardi) e le fibule erano parte delle attività metallurgiche più semplici , ma ugualmente importanti.

Ecco qui due video tratti dall’esilarante film di Monicelli ‘Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno’, tratto dall’omonimo libro. Le vicende, ambientate alla corte di re Alboino, raccontano le vicende del villano Bertoldo che grazie alla sua furbizia, riuscirà ad uscire da molti guai, a smascherare frati imbroglioni e a farsi volere bene dal suo re:

http://www.youtube.com/watch?v=NV3X_aZ9YwM

il Tardoantico

Eccomi con un nuovo lavoro svolto da miei ragazzi. La nostra scuola si trova in un paese nella campagna attorno a Ravenna. Per questo motivo cerco di curare molto lo studio di quando Ravenna fu, per un breve periodo, l’ombelico del mondo occidentale. Da qui la scelta di puntare l’attenzione sulle figure che in quel momento erano ai vertici nella città: Galla Placidia e la coppia formata da Giustiniano e Teodora, che pur non avendo mai messo piede in città, per tutti i ravennati sono un simbolo, dal momento che vegliano da centinaia di anni sulla città dall’alto dei mosaici della chiesa di San Vitale.

Teodora e Giustiniano di Dennis del Prete e Ginevra Pasta I E

GALLA PLACIDIA di Gamberini Filippo I E

Galla Placidia di Flavio Pellegrino I E