Argomentare, una capacità da acquisire

 

Cos’è un testo argomentativo?

Aiutiamoci a capire meglio con questo power point:

Il testo argomentativo

Ed ora esercitiamoci un po’!

Altri esercizi sul Testo argomentativo

Sarete divisi a coppie e vi preparerete degli argomenti per convincere il pubblico, non importa se voi siete d’accordo o meno, dovrete comunque sostenere quel dato argomento e naturalmente cercare di screditare o confutare la tesi del vostro collega durante un piccolo dibattito in classe della durata di 5 minuti.

campagna – città

animali domestici – no

vacanze di tre mesi – vacanze spezzettate

tanti figli – un solo figlio

lavoro – studio

fratello maggiore – fratello minore

onnivoro – vegetariano

televisione – radio

maschio – femmina

Facebook si – Facebook no

inglese – francese

vacanze in montagna – vacanze al mare

capelli lunghi – capelli corti

sport di squadra – sport individuale

Diretto – indiretto: la trasformazione del discorso

Il discorso indiretto riporta le parole altrui facendole riferire da un narratore, il quale non cita le parole, ma le riformula in una proposizione subordinata retta da un verbo dichiarativo come dire, domandare, rispondere, ribattere o da un verbo che esprime un comando come ordinare, intimare, ingiungere, prescrivere, comandare ecc.: L’uomo allora disse che era stanco morto e che preferiva andare a letto subito. Nel discorso indiretto, dunque, chi riferisce un discorso inserisce le parole altrui all’interno della propria narrazione: non interrompe la sua esposizione per far parlare direttamente l’interessato e spesso sintetizza opportunamente le cose che sono state dette. Il passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto è sempre possibile e avviene secondo meccanismi sintattici tanto precisi quanto facili giacché essi vengono utilizzati comunemente dai parlanti senza troppi inconvenienti. I mutamenti che intervengono sono dovuti al passaggio del periodo dalla condizione di struttura indipendente a quella di struttura subordinata e al cambiamento della prospettiva determinato dal cambiamento del soggetto. In particolare:

  • cadono, in primo luogo, i due punti e le virgolette che introducono il discorso diretto e la proposizione indipendente del discorso diretto si trasforma in proposizione subordinata:

La donna gli domandò: “Perché non parli più?”. > La donna gli domandò perché non parlasse più.

  • i pronomi personali, gli aggettivi e i pronomi possessivi di 1a e 2a persona diventano di 3° persona:

Laura disse: “Io vi aspetto tutti a casa mia”. > Laura disse che lei li aspettava tutti a casa sua.

  • il pronome dimostrativo questo diventa quello e gli avverbi qui e qua diventano lì e là:

L’uomo disse: “Vi aspetto qui, sotto questo albero.” > L’uomo disse che li avrebbe aspettati lì, sotto quell’albero.

  • gli avverbi di tempo ieri, oggi e domani diventano rispettivamente il giorno precedente, quel giorno e il giorno seguente:

La radio annunciò: “Ieri si è verificato un grave incidente”. > La radio annunciò che il giorno precedente si era verificato un grave incidente.

 

REGGENTE

Frase che contiene i verbi dire, chiedere, domandare….

SUBORDINATA

Frase contenuta tra le due virgolette

Presente

Futuro

                                       =
 

 

 

Passato

Presente > imperfetto indicativo

                  imperfetto congiuntivo

                  condizionale passato

Passato prossimo > trapassato prossimo

Passato remoto > trapassato prossimo

Indicativo Futuro > condizionale passato

Imperativo > congiuntivo imperfetto

 

I verbi, nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto (e quindi da una proposizione indipendente a una subordinata), devono adattare il modo e il tempo a quelli della reggente da cui si trovano a dipendere.

  • Se il verbo dichiarativo che introduce il discorso indiretto è al presente o al futuro, non c’è alcun problema; i modi della subordinata restano gli stessi del discorso diretto.

Antonio dice: “Non è vero”. > Antonio dice che non è vero.

  • Se, invece, il verbo dichiarativo che regge il discorso indiretto è un tempo del passato, si hanno i seguenti cambiamenti:
  1. • il presente indicativo diventa, a seconda dei casi, imperfetto indicativo, imperfetto congiuntivo o condizionale passato:

Paolo disse: “Sono stanco”. > Paolo disse che era stanco.

L’uomo chiese: “Che ora è?”. > L’uomo chiese che ora fosse.

La donna promise: “Non lo dirò a nessuno”. > La donna promise che non lo avrebbe detto a nessuno.

  1. • il passato prossimo e il passato remoto diventano trapassati prossimi:

Paolo disse: “Ho sbagliato”. > Paolo disse che aveva sbagliato.

  1. • l’indicativo futuro diventa condizionale passato:

Paolo promise: “Mi impegnerò con tutte le forze”. > Paolo promise che si sarebbe impegnato con tutte le forze.

  1. • l’imperativo e il congiuntivo esortativo diventano congiuntivi imperfetti:

L’insegnante ordinò: “Tacete!”. > L’insegnante ordinò che tacessero.

Quando c’è identità di soggetto tra reggente e subordinata, il discorso indiretto può essere espresso anche in forma implicita, con la preposizione di seguita dall’infinito presente, per indicare un fatto contemporaneo a quanto si dice nella reggente, e dall’infinito passato per indicare un fatto anteriore:

Paolo dice: “Sono stanco”. > Paolo dice di essere stanco.

Paolo disse: “Ho sbagliato”. > Paolo disse di avere sbagliato.

Se il verbo della reggente implica una domanda (chiedere, domandare, interrogare) si può utilizzare la congiunzione se per introdurre il discorso indiretto:

Paolo chiese: “Qualcuno ha visto il mio computer”. > Paolo chiese se qualcuno avesse visto il suo computer.

Ecco una serie di esercizi da svolgere:

A. Trasforma in indiretto il discorso diretto e viceversa:

  1. Lucrezia ha ordinato al cane di uscire dal soggiorno.
  2. L’investigatore riferì al cliente di aver scoperto l’inganno ordito ai suoi danni da una società fantasma.
  3. Elisabetta ha ipotizzato che gli invitati abbiano avuto un contrattempo.
  4. Costanza replicò che l’idea di partire non l’aveva sfiorata neanche per un momento.
  5. Eleonora suggerì che avrebbero potuto prendere il treno fino a Torino.
  6. Silvia mi disse che desiderava rimanere da sola.
  7. Michele ha domandato di chi è la macchina rossa parcheggiata davanti al cancello.
  8. Paolo l’ha invitata a seguirlo all’interno della serra.
  9. Simone confermò di averla trovata poco prima in piazza Cavour.
  10. Pietro disse che la ragione per la quale si separava dal suo socio in affari era più che valida.
  11. Virginia raccontò di aver vissuto la terribile esperienza di un atterraggio di fortuna.

 

  1. Chiara sussurrò: «Non credo di poter resistere a lungo in una posizione così scomoda».
  2. «Levatevi dalla piattaforma!» ha urlato l’operaio addetto alla gru.
  3. «Hai saputo della promozione a capoufficio di Walter?» mi domandò Luigi. E aggiunse: «Non penso che sia all’altezza di tale incarico».
  4. L’albergatore ripeteva con voce gracchiante: «Non ci sono altri posti dove andare, signore» aumentando il malumore di Stefano.
  5. Marta sentenziò: «Ormai quello che è fatto è fatto».
  6. «Sofia non mi pare particolarmente affranta dal suo recente divorzio» ha commentato Beatrice ridacchiando; «ieri sera l’ho incontrata in uno dei migliori ristoranti della città in compagnia di un affascinante sconosciuto».
  7. «Non ho temuto nemmeno per un istante di perdere l’affetto dei miei amici» ha risposto Francesca con semplicità.
  8. «Laura non c’è» replicò asciutta la signora Neviani.
  9. Nicola chiese a Luca: «Credi che dovremmo andare a trovare Alberto?».
  10. «Voglio sapere tutta la verità» le disse Cesare guardandola negli occhi.

 

B. Trasforma questa intervista diretta in un racconto indiretto:

GIORNALISTA: “Dimmi, Roberto, anche tu hai uno zio d’America?”
ROBERTO: -“Sì, il mio prozio Tartaglione Joe era un immigrato”
Un giornalista ha domandato a Roberto se…
G: – “Cosa sai di lui?”
R: – “Ne so pochissimo, ma ho sentito parlare di lui in famiglia”
G: – “Quando è andato in Amerca?”
R: – “Era arrivato a New York, 97 anni fa, nel 1907, quando aveva 18 anni. E ha cominciato a fare il barbiere.”
G: – “È uno di quegli italiani che hanno fatto fortuna?”
R: – “In famiglia dicevano di sì”
G: – “Come è cominciata la sua fortuna?”
R: – “La sua vita è cambiata quando sotto il suo rasoio è capitato un vecchio boss”
G: – “Non tenermi sulle spine, racconta!”
R: – “Joe gli ha puntato il rasoio sul collo e gli ha detto: – Se non mi prendi in società con te ti mando a guardar crescere le margherite dalla parte delle radici!”
G: – “E il boss?”
R: – “Il boss lo avrebbe preso in simpatia e così sarebbe cominciata la fortuna di Tartaglione Joe”
G: – “Incredibile…”
R: – “Sarà vera questa storia? Mah, io non lo so, ma mi piace pensare di sì”
G: – “Cosa altro sai di Joe?”
R: – “So che negli anni Cinquanta Tartaglione Joe è venuto per la prima volta in vacanza in Italia dove ha incontrato suo nipote Giuseppe che viveva a Roma e gli ha fatto una proposta”
G: – “Che proposta?”
R: – “Caro nipote – ha detto Tartaglione Joe – , tu ti chiami Giuseppe come me e per questo mi stai simpatico: se vuoi, io pago  il viaggio e un anno di soggiorno in America a te e a tua moglie Anna. Se fra un anno non sarai ricco potrai tornare in Italia e vi pagherò anche il viaggio di ritorno. Accetti?”
G: – “E Giuseppe ha accettato?”
R: – “Giuseppe Tartaglione gli ha risposto che non ci pensava nemmeno.”
G: – “E poi?”
R: – “E poi Tartaglione Joe è tornato a New York da solo, Giuseppe è rimasto a Roma, povero ma tranquillo e Anna si è un tantino arrabbiata con il marito. E dopo un po’ di tempo ad Anna e Giuseppe è nato un figlio che si è chiamato Roberto e non si è chiamato Bob”.
G: – “Avrai pure qualche altra notizia di Joe!”
R: – “No, nessuna. Ma se qualche lettore americano sa qualcosa di Joe o dei suoi discendenti può scrivermi e io… gli insegnerò l’italiano!”

 

C. Trasforma le seguenti frasi:

  1. Luca: “Ieri ho comprato una macchina nuova!”.

► Luca esclamò che ______________________________________  una macchina nuova.

  1. Benito: “È ora di dormire”.

► Benito dichiarò che ______ ora di dormire.

  1. Marco: “Il prossimo mese andrò in Catalogna”.

► Marco disse che il _________________________________  in Catalogna.

  1. Professoressa: “Non conosco questa classe”.

► La professoressa dice che non _____________ quella classe.

  1. Teresa: “Ti spiego come funziona la regola del discorso indiretto”.

► Teresa mi promise che __________________ la regola del discorso indiretto.

 

D. Esegui l’esercizio in fondo al racconto: 

In un antico convento di collina, due monaci passeggiano nel giardino e leggono il vangelo.

A un certo punto uno dei due si mette in bocca un grosso sigaro, lo accende, e comincia a fumarlo di gusto.

L’altro monaco lo vede e sgrana gli occhi:

– Ma… ma tu stai fumando!, gli dice sorpreso

– Sì, sto fumando. Perché?, gli risponde il primo, più sorpreso ancora

– Non sai che è vietato fumare quando si legge il vangelo?

– Vietato? Ma che mi dici? …Sei sicuro?

– Eccome! Sicurissimo! Lo sai, anche a me piace fumare e proprio per questo pochi giorni fa sono andato dall’Abate per chiedergli il permesso: e lui mi ha detto che assolutamente non si può!

– E’ molto strano: anch’io pochi giorni fa sono andato dall’Abate per chiedergli la stessa cosa… e lui mi ha dato tranquillamente il permesso!

– Ti ha dato il permesso? Come è possibile? E come mai a me no?

– Non lo so… ma un momento: tu, precisamente, cosa gli hai chiesto?

– Gli ho chiesto: “Padre, mentre leggo il Vangelo posso fumare?”; e lui si è quasi scandalizzato. -“Assolutamente no!” mi ha risposto.

– Ah, ho capito… Vedi, tu gli hai fatto la domanda sbagliata…

– Perché, tu invece cosa gli hai chiesto?

– Io gli ho chiesto : “Padre, mentre fumo, posso leggere il Vangelo?” e lui tutto contento mi ha risposto:

-“Certo figlio mio, ogni momento è buono per pregare!”

 

Fare il discorso indiretto (trasformare i verbi) e sottolinea con lo stesso colore le parti del discorso (pronomi, avverbi temporali…) che sono cambiate.

DISCORSO DIRETTO                                      DISCORSO INDIRETTO

E’ vietato fumare quando si legge il vangelo! Un monaco ha detto a un altro che _________ vietato fumare quando si ___________ il vangelo
…Sei sicuro?

Sì, anche a me piace fumare e proprio per questo pochi giorni fa sono andato dall’Abate per chiedergli il permesso: e lui mi ha detto che assolutamente non si può!

L’altro gli ha domandato allora se _______ sicuro e lui gli ha risposto di sì, perché anche a lui _____________ fumare e proprio per quello pochi giorni prima ______ andato dall’Abate per chiedergli il permesso. E l’abate gli ___________ detto che assolutamente non si _________________
– E’ molto strano: anch’io pochi giorni fa sono andato dall’Abate che mi ha dato tranquillamente il permesso! Il primo monaco allora gli ha detto che quello ________ molto strano perché pochi giorni prima anche lui _____ andato dall’Abate che gli _________ dato tranquillamente il permesso.
– Ti ha dato il permesso? Come è possibile? E come mai a me no? Il primo monaco ha detto allora che non _________ possibile e si è domandato come mai l’Abate a lui non lo ___________ dato
– Un momento: ma tu, precisamente, cosa gli hai chiesto?-

Gli ho chiesto: “Padre, mentre leggo il vangelo posso fumare ?”; e lui si è quasi scandalizzato.

Quando il secondo monaco gli ha chiesto che cosa precisamente lui _____________ detto, l’altro ha risposto che aveva domandato se mentre ________________ il Vangelo ______________ fumare e che l’Abate si __________ quasi scandalizzato.
– Io gli ho chiesto : “Padre, mentre fumo, posso leggere il vangelo ?” e lui tutto contento mi ha risposto: “Certo figlio mio, ogni momento è buono per pregare!” Il monaco fumatore allora ha ribattuto che lui invece aveva chiesto se mentre fumava ____________ leggere il vangelo  e l’abate, tutto contento, aveva risposto che ogni momento ________ buono per pregare!

 

E. Trasforma i seguenti dialoghi in discorsi indiretti.

Anna chiede: “Marco, quest’anno riusciremo ad andare in vacanza?”
Marco risponde: “Ci andremo di sicuro, non ti preoccupare!”
Anna domanda: “Dove andremo allora?”
Marco promette: “Ti porterò ovunque tu voglia”

Luca chiede: “Cosa facciamo? Andiamo?”
Giorgio domanda: “Andiamo? Dove dobbiamo andare?”
Luca spiega: “Allo stadio! C’è la partita!”
Giorgio esclama: “Ah, già! Me ne ero dimenticato!”

F. Trasforma le domande dirette in interrogative indirette.

1. “Luigi va ancora a scuola?”
Marco chiese a Paola se ………………………
2. “Il treno arriverà in orario?”
Il pendolare ha domandato all’impiegato se ……………….
3. “La pizza è ancora calda?”
Giovanni ha chiesto alla mamma se ………………….
4. “Com’è andata oggi al lavoro?”
Federica chiese a Klaus come …………….
5. “Vuoi sposarmi?”
Lorenzo chiede a Francesca se ………………
6. “Era buona la torta?”
La mamma domanda al figlio se ……………….
7. “Secondo te la bicicletta ha le ruote gonfie?”
Maria ha chiesto a Marco se ………………………
8. “Come farò a finire tutto questo lavoro per stasera?”
Giulia chiede alla collega …………………
9. “Sei sicuro di volerti licenziare?”
Il capo chiese al dipendente se ………………
10. “Com’è la vita in America?”
Jessica chiedeva a Kathe ………………………

G. Trasforma le seguenti frasi in discorsi indiretti.

1. Il meccanico ha detto al papà: “Finalmente sono arrivati i pezzi di ricambio”.
2. Il dottore ha detto alla nonna: “Lei ha la febbre, deve rimanere una settimana a letto”.
3. Giulia e Chiara dissero alle loro amiche: “Abbiamo fatto delle vacanze meravigliose!”
4. La portinaia rivelò alla polizia: “Ho visto i volti dei ladri!”
5. Martina mi supplicò: “Non raccontare niente a nessuno, mi raccomando!”
6. Daniele iniziò raccontare: “Ero giovane quando andai per la prima volta a New York…”
7. Il sindaco proclamò: “Da oggi, basta con le ingiustizie!”
8. Alessandro disse: “Alessia, ti amo dalla prima volta che ti ho vista!”
9. Il sacerdote ha raccomandato: “Pregate per le persone meno fortunate di noi!”
10. Alice mi ha confidato: “Non ce la faccio più, voglio andarmene!”

H. Leggi le seguenti frasi e trasformale in discorso indiretto.

1. La nonna ha detto: “Vado in farmacia”.
2. Francesco le ha risposto: “Aspettami, ti accompagno”.
3. La nonna ha esclamato: “Non ti preoccupare! Vado io perché voglio fare due passi e prendere un po’ d’aria”.
4. Francesco allora le ha detto: “Anch’io voglio uscire un po’ ”
5. La nonna ha quindi concluso: “Va bene, allora andiamo insieme”.

I. Trasforma le seguenti frasi in discorsi diretti.

1. Paolo disse che quella sera sarebbero andati insieme al ristorante.
2. La mamma mi chiese come mai non avessi fame.
3. Sonia affermò di non voler mai più metter piede in un posto come quello.
4. Chiara domandò a Niccolò perché mai si stesse comportando in quel modo.
5. Eugenia chiese al capo un aumento di stipendio, altrimenti si sarebbe licenziata.
6. L’insegnante chiese ad Elena il motivo per cui non era riuscita a studiare.
7. Il cliente chiede al panettiere se è rimasta della focaccia.
8. Il giornalista chiede all’intervistato di far luce sulla questione.
9. Io e Marta abbiamo annunciato la nostra partenza per l’Australia.
10. Greta diceva di essere davvero felice in quel posto.

Scegliere di VOLARE

La linea d’ombra è “quella che ci avverte di dover lasciare alle spalle le regioni della prima gioventù”.

Qui trovi in allegato il testo della canzone La linea d’ombra – Jovanotti ispirata all’omonimo libro di Joseph Conrad. (clicca sul nome dell’autore per saperne di più).

Dopo aver ascoltato la canzone prova a svolgere le seguenti riflessioni:

  1. Sottolinea le frasi che parlano di un momento di passaggio nella vita del protagonista.
  2. Nel testo si fa riferimento ai consigli del padre: quali?
  3. Perché l’autore usa la linea d’ombra e la nebbia per spiegare questo particolare momento della vita?
  4. Le parti sottolineate del testo indicano incertezza, paura o nostalgia del passato. Cerca di attribuire ad ognuna il sentimento che ti sembra esprima meglio.
  5. Quali frasi indicano che pur nell’incertezza è bello scegliere?
Come mi vedo

Per iniziare puoi compilare due test che ti potranno aiutare a conoscerti meglio e soprattutto a riflettere su quali sono le abilità, conoscenze e attitudini che servono per affrontare con efficacia la scuola media superiore.

Puoi scaricare due test che ti aiuteranno ad individuare il tuo settore di interesse.

I miei punti di forza

Le mie abilità, capacità

Cosa ne pensi dei risultati? Ti rispecchiano o no?

Dieci consigli ai giovani

A prescindere da quello che sceglierai di fare ci sono dei consigli che valgono qualunque percorso tu intraprenda; ragioniamone assieme.

  1. Imparare a leggere e scrivere bene
  2. Imparare le lingue
  3. Imparare l’uso del computer
  4. Non trascurare il lavoro manuale
  5. Accettare ogni esperienza iniziale di lavoro ( mai restare inattivi )
  6. Sviluppare la cultura dell’internazionalità e della mobilità
  7. Informarsi continuamente dei cambiamenti del proprio settore
  8. Non dividere la vita in due parti, alternare sempre studio e lavoro
  9. Raccogliere, organizzare, accumulare ‘inforicchezze’: cioè informazioni sul mondo che ti circonda
  10. Non piangere sulle cose che non funzionano

Ora che abbiamo letto assieme questi consigli, scegli quello che ti sembra più importante e prova a scrivere un breve testo in cui spieghi i motivi per cui secondo te è importante.

Ed ora come compito per casa discuti con i tuoi genitori prendendo spunto dalle domande che trovi nel documento di seguito. Dopo averlo fatto scegli le tre domande che più vi hanno fatto discutere e scrivi le risposte, elaborando un piccolo testo, sul tuo quaderno in cui evidenzi cosa pensi tu e cosa i tuoi genitori:

Riflessioni personali

 
Ascolto chi ha già scelto

E’ importante confrontarsi anche con le esperienze di chi ha già vissuto come te questo momento. Sapere che anche altri hanno avuto le tue stesse difficoltà e vedere come se la sono cavata potrà esserti di aiuto:

Verna & Jolly

Esperienze di scelta

Ma le persone vicino a te come hanno compiuto la scelta del loro lavoro?

A casa chiederai ad un genitore, uno zio, un adulto a te vicino come ha fatto a scegliere il proprio percorso lavorativo seguendo le domande traccia che trovi qui sotto e riassumerai la sua storia in un breve racconto. Scrivile su un foglio protocollo su una sola colonna e piega il foglio come fosse un tema. Una volta in classe ne condivideremo qualcuno poi li ritirerò e li valuterò.

  1. Cosa hai fatto dopo le medie?
  2. Come hai scelto: ti ha consigliato qualcuno? Hai seguito i tuoi desideri? Sei stato costretto da alcune circostanze?
  3. Oggi sei soddisfatto della scelta che hai fatto allora?
  4. Pensi che ti abbia aiutato nel lavoro che fai o nella vita in generale?
  5. Se dovessi scegliere oggi rifaresti lo stesso percorso?

 

Cosa voglio fare

Questo è un prospetto delle possibilità di studio o lavoro al termine della scuola superiore:

Una volta capito come funziona il mondo delle scuole superiori mi devo informare su quello che concretamente offre il mio territorio.

Lo posso fare visitando il sito della Provincia di Ravenna.

Altri ragazzi come te sono passati attraverso il difficile momento della scelta del proprio futuro. Anche Omer lo ha fatto ma lui con determinazione ha perseguito i suoi sogni…

Dopo avere visto il film rispondi a casa a queste domande:

1. Pensi che gli adulti attorno a te abbiano già una idea ben precisa di cosa farai tu da grande? Tu hai un sogno, a prescindere dalla scuola che intendi frequentare?
2. Sei capace di vedere una strada concreta per la materializzazione del tuo sogno o ti sembra che sia ‘irrealizzabile’?
3. La scuola nel film non è un luogo ‘ideale’, ha molti difetti, a partire dalla figura negativa del Preside. E Homer non ama la matematica, ma quando capisce che gli serve per ottenere ciò che vuole allora si impegna e la impara. Come vivi il rapporto con la scuola e lo studio anche quando non esaudisce le tue aspettative? Capisci le opportunità che lo studio ti darebbe per il futuro?
4. Miss Riley è la prima a credere al sogno di Homer. Quali sono le tue figure di riferimento al di fuori della famiglia? Perché?
5. Nel film il rapporto fra Homer e il padre è di fondamentale importanza: affettuoso, intenso, a tratti drammatico… ma comunque in continuo cambiamento. Come definiresti questo legame? Rivedi in esso qualche aspetto che ricorda la tua esperienza personale? Tu riesci ad andare oltre ai litigi, alle incomprensioni, cambiare il tuo punto di vista per cercare un incontro con i tuoi genitori?

Testo regolativo 2

Confrontiamoci ancora sul testo regolativo.

Analizziamo alcuni esempi di testo regolativo in Wiki How

Provate ora a seguire queste istruzioni ‘visive’ per creare un piccolo origami!

Ora proviamo tutti assieme a mettere per iscritto i 12 passaggi!

Formate ora dei gruppi di tre persone poi ogni gruppo sarà abbinato ad un altro. Ogni gruppo allargato sceglierà una ricetta sulla quale confrontarsi e provare a scriverne le varie fasi.

Una volta terminata la scrittura le confronteremo a voce alta per vedere se avete inserito gli stessi passaggi!

Come compito per casa dovrete creare una specie di libretto di istruzioni su come fare la lavatrice.
Mi raccomando il testo per essere chiaro deve contenere sia testo che immagini, preferibilmente di qualcuno (voi) che compie quella determinata azione appena spiegata.
Potete scegliere se fare un testo multimediale, stampato su carta o un documento word arricchito da immagini.

Buon lavoro!

Di nuovo blog

Un saluto a tutte le persone che mi stanno seguendo!

Avrete notato che da parecchi mesi il sito è un po’ stabile, dopo essermi fermata una prima volta per accudire Giovanni, ora è stata la volta di Maria Paola che, arrivata in famiglia i primi di febbraio, mi ha succhiato molte energie!

Proprio per questo motivo mi sono purtroppo distratta un attimo e ho lasciato scadere il dominio ‘francescabalzani.it su cui ormai da qualche anno pubblicavo nuovi articoli e col quale avevo avuto diverse gratificazioni!

Ma mi sto rimboccando le maniche per recuperare il recuperabile e andare avanti su questo blog.

The show must go on!

il brivido del GIALLO

Eccoci qui a parlare di uno tra i generi letterati più amato… almeno da me.

Andremo alla scoperta del giallo e vedremo se anche noi potremmo essere di bravi investigatori.

Innanzitutto per poter parlare di questo tipo di racconti dobbiamo avere il ‘vocabolario’ adatto… vi invito allora a comporre l’alfabeto in giallo. Per ogni lettera dell’alfabeto provate a trovare quanti più vocaboli potete riguardanti questo genere.

Dopo che avete composto il vostro potete confrontarlo con quello che ho ideato io.

L’alfabeto del giallo

Dopo aver letto un brano dell’antologia proviamo a tracciare quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di un buon detective….

E voi siete dei bravi investigatori? Provate a capire come ha fatto Ellery Queen a risolvere questo enigma su un SOSIA: il sosia di Ellery Queen

Ora dovete cercare di risolvere anche voi uno di questi misteri:

giallo 1Ed ora mettetevi alla prova cercando di risolvere i seguenti enigmi:

ENIGMA 1: Un archeologo trova 2 corpi (maschio e femmina) perfettamente conservati (ibernati) che risalgono a migliaia di anni fa. L’archeologo chiama la spedizione e mentre aspetta capisce che questi 2 corpi sono in realtà Adamo ed Eva… come ha fatto a capirlo?

ENIGMA 2: Un uomo assetato decide di entrare in un bar per bere, va dal barista e chiede un bicchiere d’acqua, a questo punto il barista da sotto il bancone tira fuori un fucile e lo punta contro l’uomo, cosi l’uomo esce dal bar e se ne va senza aver bevuto… Perchè il barista punta il fucile contro l’uomo?

ENIGMA 3: In una stanza ci sono 3 interruttori e in un’altra stanza c’è 1 lampadina. Come faccio a sapere quale interruttore accende la lampadina entrando solamente una volta nella stanza con la lampadina?

ENIGMA 4: Mio padre fa il cantante, mai madre è balbuziente, il mio vestito è tutto bianco e il mio cuore tutto d’oro. Chi sono?

ENIGMA 5: Due bambini stanno tranquillamente giocando in un giardino. Vedono in lontananza un pallone. Decidono di fare una gara per vedere chi riesce per primo a impossessarsi del pallone. Partono contemporaneamente, e, senza accorgersene, tutti e due scivolano su un cumulo di calcinacci e polvere, nello stesso momento. Si rialzano senza soffrire di alcun danno. Senza scambiare parola, quello con la faccia pulita va a sciacquarsi la faccia, mentre quello con la faccia sporca si rialza e si spolvera solo il vestito. Perché?

Per le soluzioni, naturalmente dovrete aspettare una nuova lezione…..

Adesso ti aspetta un bel compito. Dopo aver scelto uno dei gialli a fumetto proposti dall’articolo ‘il fumetto in GIALLO’ dovrete trasformare un giallo a fumetti in un vero e proprio racconto, attraverso:

  1. La trasformazione dei fumetti veri e propri (le parole dei personaggi) in sequenze dialogiche o in discorsi indiretti;
  2. L’inserimento di descrizioni di ambienti e personaggi: il lettore non immagina ciò che invece vede in un film o, seppur in bianco e nero, in un fumetto. Nel fumetto in questione si può descrivere il luogo del rinvenimento del cadavere, l’aspetto dell’assassino, dell’ispettore e del quartiere in cui avviene l’omicidio.
  3. Inserire sequenze riflessive, vale a dire pensieri dell’ispettore o dell’assassino.
  4. Per Gli alunni che se la sentono, inoltre, si può immaginare l’antefatto, il movente e ciò che segue all’arresto del colpevole.

L’attività può essere svolta anche a gruppi: ciascun alunno compone un aspetto del racconto – chi si occupa della descrizione di un personaggio, chi di un ambiente, chi di una sequenza dialogica… – e poi si mettono insieme i “pezzi”.

Bene ora per rendere tutto ancora più misterioso dopo che avrete scelto il giallo da risolvere manderò la soluzione via mail solo al gruppo che si occupa di quel giallo. A casa ciascun gruppo o alunno dovrà scrivere la soluzione con il succo di un il limone su un foglietto di carta e portarlo in classe…

Ritrovatici in classe leggeremo i vostri testi e faremo l’esercizio del libro in cui vi è data la parte iniziale del racconto e la parte finale. Sarete invitati a sviluppare la parte centrale. Buon lavoro!

Ora siamo pronti per vedere in azione un vero detective: Sherlock Holmes, ancora giovane e aiutato dal suo inseparabile Watson!

Il film si chiama ‘Piramide di paura’.

Dopo aver visto il film per casa dovrete compilare questa scheda, che ritirerò a scuola o che mettere nel nostro Dropbox, nella cartella dedicata al film, salvata col titolo ‘Scheda film di + il vostro nome e cognome’:

Scheda sul film ‘Piramide di paura’

Expo 2015: cos’è?

Locandina Progetto Scuola

Per prepararci all’evento che coinvolgerà l’Italia l’anno prossimo siete chiamati a seguirmi in questo percorso alla scoperta della futura Esposizione Universale…

Siete invitati a rispondere alle domande che trovate qui sotto. Per trovare le informazioni potete guardare il video di presentazione, navigare sul sito internet ufficiale dell’Expo o consultare il materiale caricato nell’articolo.

  1.  Che cosa è l’Expo?
  2. Dove si svolgerà?
  3. Quanto tempo durerà?
  4. Quanti Paesi (nazioni) coinvolgerà?
  5. Indica almeno tre problemi su cui all’Expo si discuterà.
  6.  Da quale frutta e verdura è composta la mascotte e cosa formano messi insieme? Qual è il suo nome?
  7. Quando e dove si svolse la prima Esposizione Universale?
  8. Quale fu la più famosa e perché?

Bene puoi iniziare a cercare le risposte utilizzando il materiale che ho messo a tua disposizione!

Buon lavoro… 

Poster mascotte

Sito internet ufficiale dell’Expo.